Risorse per l’organico aggiuntivo con una somma totale di 34 milioni circa per l’Emilia Romagna ora presenti. Un fondo che sarà distribuito in base a criteri predefiniti e alle varie esigenze del settore scolastico.
Stanziate le risorse per l’organico aggiuntivo covid per la regione Emilia Romagna. Si parla di 34 milioni circa di euro per far fronte alla situazione pandemica. Un fondo che porta con se diverse destinazioni. Una parte della cifra complessiva, ovvero 2.7 milioni sarà distribuita alle scuole con più di 5 classi con 26 alunni (per la primaria e secondaria di 1° grado); e più di cinque classi con 27 studenti (per le superiori).
A far fronte a questa situazione criteri di massima da rispettare con una certa flessibilità per dare un’omogeneità nella regione.
I criteri per la distribuzione delle risorse per l’organico aggiuntivo covid.
Quali sono questi criteri?
Questi criteri sono:
- Dalla somma che viene attribuita a ciascun ufficio territoriale vi è un 5% destinato alle classi numerose.
- Poi ancora si dovrà assegnare un assistente amministrativo per ogni scuola per supportare il dirigente scolastico a fronte della situazione pandemica.
- Alle scuole secondo il criterio degli alunni totali e per le scuole che hanno più di 23 classi spetta la restante parte del fondo istituito.
Il lavoro degli uffici scolastici territoriali di informare le organizzazioni sindacali del territorio per la distribuzione dei fondi è fondamentale.
I criteri di distribuzione delle risorse covid sono necessari per dettare un ordine, ma è possibile una certa flessibilità per problemi che una struttura scolastica può presentare. Questi sono però i criteri di massima.
Clausole per il passaggio dei fondi.
Vi sono inoltre due clausole che permetterebbero il passaggio di fondi da una scuola ad un altra e poi da una provincia all’altra. Due clausole fondamentali in un secondo momento ovvero dopo che i fondi saranno distribuiti. Sarà possibile trasferire i fondi ad una struttura scolastica che presenta maggiori necessità.
La questione delle supplenze al 30 di dicembre.
Le supplenze saranno fino al 30 dicembre e questo pone un problema pesante. Si teme che molti non accetteranno questo tipo di supplenza breve e quindi chi i selezionati tenderanno ad accettare supplenze più lunghe tenendo conto che chi ha accettato queste supplenze l’anno scorso è stato pagato molto in ritardo. Si teme che siano pochi.
Se poi una scuola ha bisogno di progettare e programmare ha bisogno di farlo per l’intero anno scolastico. Se lo si fa fino al 30 dicembre questo diventa una difficoltà.
Il rientro a scuola.
Dopo le informazioni inerenti ai criteri di distribuzione dei fondi, la Cisl Scuola Emilia Romagna coglie l’occasione, attraverso la voce di Monica Barbolini, augurando un buon anno a tutti.
«Facciamo l’augurio del buon inizio anno con la speranza che si possa lavorare tutto l’anno in presenza». – Monica Barbolini.
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